Bar Sacchi

29 novembre 2006

Allattamento

Allattare è bellissimo. Penso che sia una cosa impareggiabile…al bambino credo che faccia benissimo…e poi si crea proprio un legame…
Però per una neomamma, con le sue brave paure, ha tanti risvolti della medaglia.
Sta mangiando abbastanza? Sembra una domanda così, banale…ma quando poi passi una giornata in cui lo vedi più movimentato ti chiedi mille volte se hai abbastanza latte…se lo nutre.
Perché per la prima volta, da te completamente dipende la nutrizione del tuo bimbo.
E non è come il biberon…con la misura…che vai tranquillo che gliene hai dato abbastanza.
Con l’allattamento non lo sai…ti dicono che se cresce bene, settimana dopo settimana, allora va bene…
Già…ma tu sai il peso magari di qualche giorno fa…e ti chiedi…ma oggi?
Dopo un po’ ho capito che è fondamentale anche:
Quanto sei stanca o anche solo se sei un po’ nervosa…e anche la poppata in se stanca
Quanto mangi ( perché davvero ti fa consumare energie di brutto)
Quanto dormi
E sempre con il pensiero di non perderlo….il latte.
Insomma la responsabilità della cosa è notevole davvero…neanche in gravidanza era così…almeno per me che nonostante tutti i miei strapazzi in gravidanza sono sempre stata bene….
Però certo che anche in quel caso i primi mesi avevo tanti timori e paure…avrò chiamato almeno una decina di volte la “santa” ginecologa al cell.
Per cui mi dico che in tutte le cose bisogna farci un pochino di esperienza…e pratica.

27 novembre 2006

buon sangue non mente

Nel weekend abbiamo ricevuto un po’ di visitate varie, e patatino ha sfoderato tutta la sua bellezza di bimbo di due settimane appena compiute…
Tra l’altro abbiamo cominciato con le gocce di vitamine varie…ed in effetti, come sospettavo non è carino dare gocce ad un bebè per bocca…cioè devi beccare il momento che ce l’ha aperta…e fin lì ce la si fa visto che il cambio del pannolino è sempre un momento di disperazione massima ( e con piantone la bocca è aperta)…ma poi contale cinque gocce…e sì…ti voglio
Provolone è venuta anche lui…ed è stato bello perché è arrivato con la morosa nuova. Se il patatoide amava da sempre lui…per prop. transitiva ha amato anche lei alla follia…ma bellissimo.
E tra l’altro quell’aria familiare che da subito ho avvertito…e quella gran capacità di scelta per un gioco che troppo avevamo già puntato….si è rivelato della banda Poli….buon sangue non mente ( come direbbe Lorenzo)

23 novembre 2006

Cambiamenti

Certo che ci sono cose nella vita che di cambiano di punto in bianco e così, da un giorno all’altro.
La nascita di un figlio è una di queste, sicuramente…
Ora, uno direbbe, e beh, voglio anche vedere…
E certo. E’ che, per ora, bene inteso, credo che sia in gran parte anche l’effetto degli ormoni, noto “baby blues” e tutto il resto.
Verso le cinque mi prende questa malinconia, sarà il buio che scende, sarà che quando piove o c’è nuvoloso è ancor più truce…comunque.
E così, di punto in bianco, ho cambiato la mia ottica su tante cose. Dalle telefonate, allo stare da sola e pure il mangiare…che dire, cambiamenti…chissà se poi rimarrò così, o tornerò l’orso di prima…
Intanto oggi è venuta la V., la mia compagna di liceo…amica da…aiuto….quindici anni.
Ed è venuta con suo figlio…insomma avevamo tutte e due i nostri figli in braccio…
Brividi…che pelle d’oca…
Beh, il suo bimbo è spettacolare…uguale a lei…stessi ricci…
E anche con le, come ormai quasi ogni giorno con la C., a parlare di pappe, nanne…pesi alla nascita, crescite…e giù di lì.
Però è fantastico così, condividere esperienze così nuove…che se non ti confronti con qualcuno che ci sta passando o ci è appena appena passato, non ce la farai mai…

19 novembre 2006

Domeniche verdi

Beh, saremo rimasti bloccati, causa domenica verde, però è stata una bella giornata, perché è stata la prima a casa, soli Conte patatino patatoide ed io. Perché nei giorni scorsi Conte lavorava…e ci voleva proprio…ci siamo rilassati, abbiamo fatto i nostri giretti, nutrito per bene e con calma patatino…che è sempre un’operazione lunga….e che richiede relax ( ora sto provando anche a fare il training nel mentre), nonché tutto il resto delle sue cose ( cambio, bagno…etc) e poi anche le nostre, mangiato, fatto doccie, qualche mestiere, visto un dvd…insomma una domenica in famiglia….che bello…

17 novembre 2006

Ritorno a casa…proseguo

Diciamolo, siamo un po’ frastornati.
Il patatino è anche bravo. Siamo anche riusciti a fare giro con io, lui patatoide, con carrozzina.
Riesco anche a fare un po’ di cose di casa, quando patatino dorme.

Però certo che, come ha detto la cri…che lei mi precede sempre e in questo mi fa da guru…è un impegno totale.

Perché anche se hai le ore in cui dorme, poi ci sono le ore in cui lo allatti ( ore ), e cambi e lavi…il tutto quando naturalmente necessita…e per cui non disponi più assolutamente di te stessa o del tuo tempo.
Questo sia per il sonno, che per il mangiare o lavarti…e via così.

Ma devo dire che in fondo la cosa mi pesa relativamente ( beh, ripeto, per ora…bisogna vedere con l’andar del tempo) perché prima di tutto naturalmente viene lui, che ha bisogno di me totalmente.
E’ solo una cosa, o una sensazione, a cui bisogna abituarsi, perchè una cosa nuova e completamente diversa da quanto mai provato.

Ma noi con patata già avevamo un pochino di addestramento. Anche se in misura minore o diversa…però un pochino.

La mia più grande paura, devo essere sincera ( e visto forse anche u po’ di baby blues che mi prende la sera all’ora del tramonto) è che sono centrata sull’allattamento…e ho paura che, per il mio carattere di fare sempre troppo, la cosa ostacoli la produzione…
Cosa che fa un po’ mucca…
Però è una cosa che ci hanno detto alla riunione sull’allattamento in ospedale, e cioè che per avere latte bisogna essere tranquille, serene e rilassate.

M atra le cose che faccio, la casa, le visite, i pensieri…chi si riposa…
Ogni tanto cerco di dormire di giorno, quando dorme patatino….ma chi ci riesce…magari sei in attesa di qualcuno, o devi farti da mangiare ( che anche su quello ci hanno raccomandato), o sei al telefono…

E vabbè dai….ci si prenderà la mano, credo.

Per ora poi fondamentalmente sto cercando di “conoscere” per bene il patatino….come i primi due giorni in ospedale…quando un pochino ero intimorita ed impaurita…
Capire le sue esigenze, i suoi ritmi ( che sono altalenanti, ma forse si regolarizzano col tempo), i suoi modi di comunicare con il pianto ( che forse non vuol dire sempre fame…come ho semplicemente per ora schematizzato)

Stamane siamo andati al primo controllo in ospedale con il pediatra che ha detto bene, perché ha preso 40 g.
Ma già l’esperienze è stata un’emozione forte….che il pomeriggio mi ha lasciata un po’ stravolta.
Il trasporto macchina con carrozzina…con cui ancora s’ha da prendere ancor più confidenza.
IL fatto di farlo piangere mezzora dalla fame, perché doveva essere pesato a stomaco vuoto, e sembrava che non venisse mai il nostro turno.
Ma poi anche questa è andata, ed è stato bello, quando ci hanno detto che tutto andava bene.

N.B. La neonatologa, 100 kg di esperienza con i bimbi, ha rifatto la magia che le avevo visto fare tante volte quando passavo davanti all’ambulatorio visite neonati, mentre andavo al pre-parto. E cioè ha preso in braccio patatino affamato e urlante….e per magia si è calmato. Si è fatto anche pettinare….mah

15 novembre 2006

Ritorno a casa…il giorno dopo

Beh, la prima notte è stata meno tragica del previsto.
Come ci hanno detto…attaccare al seno a richiesta…quindi quando patatino piange, lo si attacca e lui mangia…e poi dorme.
Insomma per ora ce la si fa.
Pensavo anche svegliarsi ogni paio d’ore la notte fosse impossibile…invece ci si riesce. Oddio vediamo tra qualche giorno…ma per ora….mi viene.
Conte riesce anche a dormire…

E poi finalmente è tornata la patata!!! Grande emozione…
Per ora fa la brava…anche lì è una nuova avventura. Più che altro sembra attonita dal patatino…ci si tiene alla larga.
Ma meglio così. Anche mentre allatto o cambio pannolino, …avevo paura di doverle mettere delle barriere o chiudere in altre stanze…invece lei se ne sta per conto suo..beh, come da suo carattere.

Anche lì staremo a vedere nei prossimo giorni.

14 novembre 2006

Ritorno a casa

Da oggi siamo a casa….dimessi perché stiamo benone, tutti e due.

Arrivare a casa, con il nastro blu alla porta ed al cancello è stato emozionante.
Con la carrozzina…con cui s’ha da prendere ancora un po’ di confidenza.

La casa che è vuota però perché non c’è ancora la patata, e non ce la faccio più da quanto mi manca, che l’ho vista solo una volta dalla finestra dell’ospedale…e speriamo che domani me la portino…

Bon, da ora si inizia questa nuova avventura…speriamo bene….

13 novembre 2006

Vita da corsia – stanza 305 – reparto maternità

In ospedale non c’ero mai stata in vita mia. Giusto le tonsille a due anni…ma ricordi molto vaghi….solo che mi davano il gelato.
Quindi l’esperienza era nuova. E poi, diciamolo, il parto naturale è una figata, esci dalla sala parto in piedi, riesci a camminare. Non è come essere in ospedale perché sei malato.
Quindi l’esperienza è stata molto apprezzata. Beh, diciamo che il Buzzi è proprio carino, camere quasi d’albergo ( e poi io sono stata da sola fino all’ultimo giorno, quando poi è venuta una signora davvero simpatica) buona cucina ( ti fanno anche scegliere il menu) e poi, vista la partecipazione al pre-parto, ho incontrato anche qualche ragazza che conoscevo.

In totale un pochino l’impressione del “villaggio vacanze”. Perché, a partire dalle 5 del mattino, quando ti portano in camera il bimbo ( se l’hai lasciato a dormire al nido), e tutto un via vai di gente che ti visita o ti riferisce, attività del nido, riunioni sull’allattamento….il tutto di solito mentre allatti ( perché il bimbo te lo lasciano tutto il giorno insieme, in modo appunto che impari a succhiare….cosa che patatino sembra saper fare molto bene). All’inizio ti fa un po’ impressione che mentre allatti ti arriva il dottore, in giro visita con studenti, l’infermiera che pulisce, il pediatra…il carrello del pranzo, l’infermiera che ti misura temperatura e pressione o ti fa un prelievo…ma poi ci fai l’abitudine.

E poi appunto, le ragazze del corso che ti vengono trovare, con cui ti fai la chiacchiera, di parto o di travaglio, come anche la dottoressa ( la mia ) e la psicologa del corso.
E poi finalmente arriva il Conte…e ti senti illuminare perché ora c’è lui…e ti senti completa in camera con lui e patatino.
L’orario visite con tanta tanta gente che ti viene a trovare, alcuni che neanche te li aspetti e ti fanno anche la sorpresa. Il telefono che riceve telefonate tutto il giorno, ma tu ce l’hai silenzioso perché sei in ospedale…e ti scocciano anche quelle delle altre stanza che lasciano la suoneria inserita ed anche alta…e poi non avresti mica tanto tempo di rispondere.

E finalmente alla sera (…beh, sera, le otto) silenzio e tranquillità…senza nulla ( neanche la tv, perché la tua camera non ce l’ha e preferisci così), per farsi una doccia mentre patatino dorme…e con la pura di svegliarlo, a fare qualche telefonata intima…che ti prende anche un po’ di baby blues….

12 novembre 2006

Ricordi di un sabato sera travagliato

Dunque, ieri sera ( o meglio, domenica mattina alla 1.17) finalmente è nato il nostro patatino, che pelide come dal suo nome Acheo, non si fatto attendere molto e ci ha messo solo 5 ore.
Ora descrivere un parto non è carino in generale, e poi davvero, come mi ha detto la C. un mese fa, è una cosa che dimentichi, nel senso che sei totalmente riempito ed assorbito dalla nuova vita di cui ti devi prendere cura.
Di fatto alcune cosucce me le sono appuntate a mente sabato notte, perchè sono quelle tipiche cose che non ti scordi, anche se naturalmente la fondamentale che non ti scorderai mai è quando ti mettono al petto questo tesserino “sgusciante” che è appena uscito dalla tua pancia.

1 – Il pronto soccorso, dove abbiamo atteso credo, circa un 20 min prime che arrivasse un’infermiera, perché era pieno di bimbi…ma tant’è, tra una contrazione e l’altra mi dicevo, quanto meno sono in pronto soccorso….se non arriva nessuno lo facci qui direttamente.
Ancor più la dottoressa dello stesso, che alle 8 ci ha detto “ Si, sembra che il travaglio stia iniziando, ma potrebbe anche fermarsi lì. Magari andate a domani. Ma se preferite visto che posto c’è vi ricovero”. E mano male che, vista la mia angoscia di non trovare posto, mi sono detta “Blocchiamo subito la camera, prima che domattina non ci sia più”, fermiamoci…anche perché il viaggio in macchina con le contrazioni non era stato per niente carino…viste le varie rotonde e le buche. La stessa, quando mi ha visto a mezzanotte in sala parto con occhio sgranato mi ha detto…”Ma cosa ci fa già qui”….e meno male…

Le ostetriche , Rita e Ester. La prima giovane, con la voglia di fare il più possibile e di essere carina ed efficiente, che mi ha fatto letteralmente da “perno”, nel senso fisico della parola. La seconda napoletana, capace per sua natura di sdrammatizzare, che mi tranquillizzato totalmente dall’inizio alla fine, e che ad un certo punto ha offerto al Conte una caramella…

Il fatto che è proprio vero che le cose che la gente ti racconta non valgono. Ogni parto è davvero a sé. Cose angoscianti di racconti fatti dalle persone ( perché per strada quando ti vedono con il pancione ti devono almeno raccontare il parto della loro lontana cugina), totalmente infondati…lezione di vita .

La notte sveglia, bellissima. Credo una delle più belle della mia vita. Con l’adrenalina che non mi faceva dormire. Con il Conte che dormiva, a leggere, a guardare la piazza sotto e l’alba, a girare un po’ per l’ospedale, per mangiare qualcosa di goloso alle macchinette…non so perché un po’ mi ha ricordato cuna notte in albergo a Chicago, trascorsa allo stesso modo.
A mandare messaggini alle 4 del mattino…per poi realizzare, viste le risposte, che non tutti avevano il telefono spento o lontano dal letto…ops
A vedere al nido se patatino stava bene, e vedere che era lì tranquillo che dormiva. E poi tornare in camera trovando le infermiere in corridoio che se la ridevano perché avevano trovato un uomo che dormiva nella mia stanza…

07 novembre 2006

A volte le prime impressioni…non valgono

Oggi era un po’ un casino andare al corso prep. ( che adesso è diventato “di recupero”, essendo ormai x tutte passate le 38 settimane ) perché il Conte andava a Genova…e quindi non avevo accompagnatore.
Però mi sono organizzata in modo da andarci lo stesso, “usando” G.P. ( grande padre), che è tutto contento di fare queste cose.
Perché alla fine, nonostante l’impressione iniziale, il corso mi è proprio piaciuto e vado volentieri.
Cioè, non che all’inizio non mi fosse piaciuto, è che le ragazze che c’erano mi sembravano mediamente un po’ fuori di testa.
In realtà poi ho scoperto ( un po’ come a scuola ) che, sì ognuno aveva il suo carattere, e qualcuna davvero era un po’ “ fuori”.
Ma nel complesso conoscendole un po’ per bene, mi ci sono travata.
Ce n’è una con cui ho legato un po’ di più, fin dall’inizio, e adesso ci massaggiamo anche…
Insomma è bello a volte ricredersi.

06 novembre 2006

Cose dell’ospedale

Oggi ho fatto la visita della 39° settimana, per sentirmi dire che è ancora tutto tranquillo e di tornare pure la settimana prossima.
Uffi…la cosa un po’ mi è spiaciuta.
E vabbè…credo che sia il momento di armarsi di santa pazienza….come si suol dire…
La scena però è stata bellissima, perché c’è stata una scenata fra la Dottoressa e l’ostetrica, perché il dottore che doveva esserci era in realtà ad orvieto, e così hanno chiamato questa dottoressa giovane dal reparto. Che ne ha dette quattro, perché l’hanno praticamente “sequestrata”. E giustamente non aveva il ricettario visto che non doveva fare ambulatorio. Io, che intanto avevo aspettato un’oretta rispetto all’ora dell’appuntamento, per via del guaio, me la ridevo nel frattempo, perché in fondo di storie così ne sento raccontare da Cia, volevo solo vedere se si sbranavano.
Alla fine sono sopravvissute alla lotta, hanno preso il ricettario di una altro dottore e hanno madato l’infermiera a farlo firmare.
Intanto la dottoressa giovane mi ha visitato e ha cambiato completamente modo di essere, rispetto alla leonessa di prima.
E’ stata gentilissima, molto carina. Mi ha fatto l’eco, spiegandomi tutto per filo e per segno. E poi mi ha detto tutti i casi in cui andare in ospedale in caso di emergenza. Che già sapevo dalle varie lezioni del sabato. Beh, comunque è stata proprio carina. Come quando abbiamo fatto la seconda eco e c’era il giovane che mi ha addirittura sistemato il cuscino dietro la schiena.
Si vede proprio la differenza dei giovani…
Intanto mi hanno fatto fare anche un cardiogramma, come pressi, ma la cosa bella è che, essendo un ospedale prettamente per bambini, il reparto cardiologia era pieno di poster della Walt Disney.
Che differenza con le sale di un ospedale nomale…tinte di verde o piastrellate…

05 novembre 2006

Posti che cambiano, amici che restano

Ieri sera siamo stati a cena con M & L, da pastarito…noi naturalmente ce la siamo chiacchierata, che era tanto che non ci si vedeva e avevamo un po’ di cose da raccontarci….e per cui un posto valeva l’altro.
Però così per trovarne uno, siamo stati da pastarito.
E in effetti non ci ricordavamo neanche più l’ultima volta che ci eravamo andati, quindi moto ma molto tempo fa.
E con piacere abbiamo scoperto che era cambiato un pochino, sia nel look che nei sughi, per come sono cucinati. Però che erano cambiamenti in meglio.
Ora, la cosa mi ha lasciato quella piacevole sensazione di quando torni in Italia dopo che sei stato via e vai in posto e ti senti “ritornato” a casa.
Un po’ come quando rivedi gli amici dopo tanto e ti sembra che non siano passati che pochi giorni.
Capita solo con pochi, ed in effetti con il Conte ce lo diciamo sempre, che crescendo alla fine perdi inevitabilmente delle persone, ma gli amici veri rimangono

02 novembre 2006

soddisfazioni

Però devo dire che sono proprio “orgogliosa” per così dirla, delle mie lavorazioni, dei vari punto croce e decoupage…perché davvero tutti quelli che vengono e li vedono decantano lodi.
Mah, io per dire il vero mi sento così…un po’ “sperimentale” più che altro, però ecco mi ci provo…e rimango comunque contenta, per lo sforzo…