Bar Sacchi

13 novembre 2006

Vita da corsia – stanza 305 – reparto maternità

In ospedale non c’ero mai stata in vita mia. Giusto le tonsille a due anni…ma ricordi molto vaghi….solo che mi davano il gelato.
Quindi l’esperienza era nuova. E poi, diciamolo, il parto naturale è una figata, esci dalla sala parto in piedi, riesci a camminare. Non è come essere in ospedale perché sei malato.
Quindi l’esperienza è stata molto apprezzata. Beh, diciamo che il Buzzi è proprio carino, camere quasi d’albergo ( e poi io sono stata da sola fino all’ultimo giorno, quando poi è venuta una signora davvero simpatica) buona cucina ( ti fanno anche scegliere il menu) e poi, vista la partecipazione al pre-parto, ho incontrato anche qualche ragazza che conoscevo.

In totale un pochino l’impressione del “villaggio vacanze”. Perché, a partire dalle 5 del mattino, quando ti portano in camera il bimbo ( se l’hai lasciato a dormire al nido), e tutto un via vai di gente che ti visita o ti riferisce, attività del nido, riunioni sull’allattamento….il tutto di solito mentre allatti ( perché il bimbo te lo lasciano tutto il giorno insieme, in modo appunto che impari a succhiare….cosa che patatino sembra saper fare molto bene). All’inizio ti fa un po’ impressione che mentre allatti ti arriva il dottore, in giro visita con studenti, l’infermiera che pulisce, il pediatra…il carrello del pranzo, l’infermiera che ti misura temperatura e pressione o ti fa un prelievo…ma poi ci fai l’abitudine.

E poi appunto, le ragazze del corso che ti vengono trovare, con cui ti fai la chiacchiera, di parto o di travaglio, come anche la dottoressa ( la mia ) e la psicologa del corso.
E poi finalmente arriva il Conte…e ti senti illuminare perché ora c’è lui…e ti senti completa in camera con lui e patatino.
L’orario visite con tanta tanta gente che ti viene a trovare, alcuni che neanche te li aspetti e ti fanno anche la sorpresa. Il telefono che riceve telefonate tutto il giorno, ma tu ce l’hai silenzioso perché sei in ospedale…e ti scocciano anche quelle delle altre stanza che lasciano la suoneria inserita ed anche alta…e poi non avresti mica tanto tempo di rispondere.

E finalmente alla sera (…beh, sera, le otto) silenzio e tranquillità…senza nulla ( neanche la tv, perché la tua camera non ce l’ha e preferisci così), per farsi una doccia mentre patatino dorme…e con la pura di svegliarlo, a fare qualche telefonata intima…che ti prende anche un po’ di baby blues….