Bar Sacchi

28 agosto 2005

Capita

Capita a volte che ti alzi di domenica alle 9 perchè vuoi una scrivania qualsiasi senza pretese e allora ci provi all'Ikea.

Capita che arrivi all'Ikea alle 10.15, sempre di domenica mattina, e trovi il parcheggio già pieno....e ti va già bene che non hai fatto code all'uscita della tangenziale.

Capita che parcheggi pure in culo ai lupi, e ti sia affianca una macchina che ti suona il clacson, ed è la Patrizia del cantiere.

Capita che vedi un bel copripiomone, che lo scegli in colore e misura, gli abbini sottoletto angolare, in colore e misura, e gli vuoi abbinare anche le federe.

Capita che scopri che di federe ne hanno di 3 misure e quella della tua misura e colore non ce l'hanno.

Capita che trovi il modello esatto della scrivania, che rifletti se ci sta in macchina, che vai al magazzino e pare che l'abbiano esaurita, fino alla settimana dopo.

...Capita...

27 agosto 2005

Ospiti di letto

Ieri sera mentre eravamo al super ci ha chiamato Miky ( "Il testimone") e ci ha detto che era appena tornato dalla Sicilia e se andavamo a mangiare una pizza con Lui. L'abbiamo portato al Corimbo ( tra l'altro nella nostra classifica delle pizze il Corimbo mi sta salendo al 1° posto). Poi l'abbiamo invitato a dormire da noi.
Ma bellissimo...abbiamo avuto il primo ospite di letto della nostra casuccia...è stato bello davvero.
La Daisy ha dormito ( e russato) tutta notte nel letto con lui ( Anche perchè a voler ben vedere il divano letto è della Daisy).
Poi oggi si è fermato fin dopo pranzo ( gli ho cucinato le agoniate uova che tanto voleva da ieri sera ).
per non smentirsi...quando è ripartito abbiamo fatto un salto al Gran Casa ( per guardare le scrivania e comprare aspiratore nuovo) ed è venuto un nubifragio...
uhm...

Primo ospite

Venerdì abbiamo avuto il primo ospite in casa nostra. M. è passato di qua a salutarci (passato di qua non rende visto che arrivava fresco fresco da Palermo) e su insistenza della Daisy (che non lo ha mollato un secondo) è rimasto a dormire da noi, anche xè era stanco morto. Dopo una bella serata passata al ristorante a mangiare pizza e spiedini di pesce, siamo cascati sul letto e la mattina dopo di buon ora (10:30) abbiamo fatto colazione dalla Maria (il bar vicino a casa nostra); abbiamo colto una trentina di fichi grazie ai tentacoli che si ritrova l'amico, permettendogli di cogliere anche i più lontani, e ce li siamo pure sbafati, alla faccia dei vicini che non li hanno voluti. Poi pranzetto a base di fichi e cipolle, partitina a carte e poi M. ci ha salutato dato che doveva andare a recuperare il suo Fly, in affido da orami troppo tempo. Dopodichè ha incominciato a piovere di brutto.. ma noi avevamo altre cose da fare (comperare frutta, andare al Grancasa..). Siamo stati molto contenti della visita. E' bello tenere la casa aperta agli amici, e M. è un amico vero. Poche persone sarebbero passate a trovarci dopo essersi fatti più di 1000 Km. Speriamo di rivederlo presto..

25 agosto 2005

Compleanno Patata



Umh...la patata oggi compie 4 anni...meno male che ora è alle prese con un bell'osso per festeggiare!!!

24 agosto 2005

Lavoro..ma di brutto!!!

Umh...scatenatissimi a livello lavorativo.....ma ce la faremo a superare queste giornate di super lavoro?

23 agosto 2005

Il Fico

Oggi tornata da lavoro ne ho approfittato ( visto che quantomeno stiamo facendo dgli orari decenti) per fare i fichi dal nostro albero del cortile...
Esperienza Amena davvero. Ne abbiamo ricavati un sacco...
Anche perchè poi è arrivato anche il Conte che mi ha dato una mano con quelli più alti, e poi mi sono arrampicata letteralmente sui rami per prendere i più succulenti ( che naturalmente erano nel punto più lontano ....e sulla proprietà confinante ).
Poi li abbiamo divisi con tutti i vicini ( attualmente presenti )....nella prima tornata nessuno li voleva, poi invece...
Comunque ci siao fatti una scorpacciata favolosa...erano di una bontà inaudita!!!

22 agosto 2005

Cuciture

Stasera mi sono cimentata con la mia prima vera cucitura con la nuova macchina....
Bellissimo...
Beh, innanzi tutto è venuta bene ( meglio di quanto pensassi).
Però l'operazione è stata complessa, non tanto nella cucitura in se, ma nelle misure dell'orlo, e nel prepararlo per la successiva cucitura.
Comunque risultato davvero ottima...sono proprio contentona e orgogliosa del mio orlo!!! Domani mi metto subito i pantaloni nuovi...

surreale

Surreale ritorno al lavoro....vacanze finite mannaggia...
E tra l'altro piove e piove, piove che sembra già autunno.
Vabbè...per questa settimana lavorativa forse ce la si cava ancora...la città è ancora vuotina.
O meglio, da sabato qualche macchina in più c'è, però in giro ancora poca gente.

16 agosto 2005

Aggiornamenti dalla Vincy

Oggi Il Conte è partito per Milano...che triste...sarà infantile ma abbiamo piangiucchiato nel salutarci.
Meno male che stiamo lontani solo pochi giorni...sto contando.
...
Intanto è arrivato un msg dalla Vincy...ha avuto Edoardo!!! dice che sta bene...speriamo davvero. Non ho notizie su come sia andata.

07 agosto 2005

Si parte!!!

Si parte per Manciano!!!! da non credersi!!! Per come stavo male i giorni scorsi proprio pensavo di non farcela. Invece si parte!!! Da ieri sto molto meglio, sono riuscita a fare anche tutto il fattibile ( valigie, lavaggi e stiramenti vari...). Ufficio chiuso ven. mattina, con tutti i crismi!!!
E allora si va!!! Vengono anche m&p, che in estremis sono riusciti a sistemare il terrazzo ( nel senso che fortunatamente A. è a Milano e può controllarlo).

04 agosto 2005

febbre?!

Teribbile!!! febbre di brutto!!!
L'altra sera siamo andati dalla Manu e ci siamo presi un acquazzone memorabile. Poi abbiamo preso freddo tutta la sera.
Ieri invece al mattino ero su un balcone per installare l'ultimo cdz da una vecchina ( strana storia questa che in ospedale ti dicano di mettere il condizionatore...mah) con un sole tremendo e un caldo atroce. Alla sera ho provato la febbre e avevo 38.
...
E oggi a casa. Stravolta. Da non riuscire a tirarmi su dal letto....speramo che la patata mi resista fino al ritorno di emy...chissà che vescica.

02 agosto 2005

Octoberfest

umh...che bello...ho beccato questo fantastico sito, dove ho scoperto delle vere perle, che proprio non sapevo, nonostante la nostra assidua frequentazione

http://digilander.libero.it/munich

Commento sarcastico sulla storia di DL4

Beh, che dire, che di cavie ne potrebbero trovare da qualche altra parte..


Mi chiedevo stamattina, prima di leggere le storia di DL4, a che punto fossimo arrivati in Italia.
Per il calcio si bloccano dei servizi, disagi perchè una squadra di calcio è stata esclusa, a torto od a ragione non so, non sta a me giudicare, da un campionato. Proteste e scioperi perchè la RAI ha perso i diritti sul campionato o perchè non trasmette tutte le partite dei mondiali 2006...
Come faremo... come potremo andare avanti senza le partite... come faremo senza la valletta e ospiti di turno (per non fare nomi) che sparano stronzate in TV e tutti che applaudono perchè è uscito il cartello "Applaudite, coglioni!". Beh adesso ci sarà una bella discussione su 6 tv locali sul caso e poi tutti in piazza a fare i papponi come se niente fosse. Tanto a lavorare ci pensano gli altri.. (e lasciamo perdere il discorso sul per CHI si lavora, altrimenti non finiamo più)

Beh, gioite Cagnolini, il vostro sacrificio serve per noi umani, che siamo la punta dell'evoluzione della vita sulla terra (vedi sopra..).

Precauzioni

Precauzioni alla lettura della storia di Dl4.

Leggere solo se avete tempo e voglia di leggere attentamente la sua storia.
Non si legge in 5 minuti ( sono 2 articoli e belli lunghi) ed è importante leggere per bene cosa racconta.

Attenzione! racconta una storia vera di un beagle usato per esperimenti. Potete immaginare.

Potete immaginare...

...io immaginavo, ma non pensavo. Ho letto questa storia il più attentamente possibile, lacrime permettendo.

Ha un unico vantaggio, una volta letta, non hai più bisogno di rileggerla.
Te la ricorderai perfettamente.
Alcune parole ti si stamperanno precisamente nella mente.

P.s. non so se possa servire. Credo che certe cose siano difficili ad eliminarsi da questo mondo.
Tuttavia, forse saperne qualcosa di più può essere sempre utile.

La storia vera di Dl4, un beagle da esperimenti

Dedicato ai cani perduti, alla perenne ricerca di un’isola che non c’è

DL4 non è un cane come gli altri, quando ricordo da dove viene, devo calmarmi per non cedere alla tentazione di fare qualcosa di brutto.
Una pistola puntata in mezzo agli occhi e una manica di legnate da non scordarle più per tutta la vita. Altro che incontri spiegazioni, negoziazioni, tavole rotonde.Il suo non è un nome buffo, uscito, che so, da Guerre Stellari, come C1P8.Al contrario, DL4 si chiama così perché nessuno si dimentichi mai, guardandolo, che cosa gli hanno fatto, da dove viene e perché è venuto al mondo.

Si chiama DL4 per ricordare il DL50, si chiama DL4 perché è il quarto che abbiamo tirato fuori, si chiama DL4 e non Fido, Bobi, Nicky o Chicco, per ricordare quanti prima e dopo di lui hanno subìto il DL50.
Il DL50.

Solo a nominarlo vengono i brividi.Il test di tossicità più diffuso al mondo, il più comune e il più utilizzato. non una semplice prova su animali ma piuttosto LA PROVA SU ANIMALI per eccellenza per misurare il grado di tossicità di una sostanza. E, nel corso del DL50, ogni anno, muoiono come mosche, milioni di cani, gatti, conigli, ratti, cavie. Uno dopo l’altro. Inesorabilmente. Alcuni insieme, come di colpo, e, allora, sembra quasi meno terribile perché le convulsioni paiono meno strazianti. E, almeno, si muore più in fretta.

Tanto, veloce o lenta che sia, alla morte non c’è scampo, e neanche al DL50, perché il DL50 non si interrompe fino a che, su ogni gruppo, su ogni campione di animali, non muoiono la metà dei soggetti. Per asfissia, soffocamento, arresto cardiaco, paralisi progressive. E, su 100, restano a terra 50 cani, su 400, 200 e così via. Numeri, calcoli, frazioni. rifiuti da smaltire.

Io, invece, ricordo solo un’alta cancellata e un bianco muro di cinta. Fuori: alberi in fila a correre diritti lungo il perimetro.tutto quieto e pulito, anche l’aria.
Dentro, aldilà del cancello, semplicemente, l’inferno. Dietro le finestre dei capannoni un numero inimmaginabile di animali.
Cani a migliaia. conigli, ratti, cavie, topi. maiali di varie dimensioni, ognuno con il suo peso e il suo prezzo. Quando siamo usciti, nessuno ha parlato per un po'’ Il silenzio era sordo come un tonfo. Pesante più di una cassa di ferro pesante. Tornavamo da un incubo sulla terra. (…)

Poco dopo la sua liberazione, DL4 è scappato. L’abbiamo ritrovato a Bollate, in un tombino. Immobilizzato ad una zampa non poteva uscire e si nascondeva da giorni dietro le grate di una specie di cunicolo aperto in una roggia. DL4, stremato, si è lasciato infine prendere dalle uniche mani di cui non aveva paura. e che già lo avevano preso una volta.

Le mie.

A commuovere molti, la sua storia. non di cane qualunque, eppure simile a quella di tanti cani perduti per le strade del mondo.Negli occhi di DL4, le strette pareti di un laboratorio farmaceutico e il freddo colore verde dei camici degli sperimentatori.

Sulla pelle, la pelle d’oca di chi è sopravvissuto a cose indicibili, oltre I bastioni di Orione, Ed è tornato indietro.Perché, fino al maggio del 1999, DL4 era una cavia da laboratorio.
Mentre, oggi, a volte, DL4 si mostra, con timidezza, e, mostrandosi, fa vedere a tutti, al mondo, e al nostro fragile, illuminato movimento antivivisezionista, come sono in fin dei conti, da vicino vicino, questi animali da laboratorio.
A cosa possa essere ridotta una creatura vivente per diventare un buon animale da laboratorio. Un buon modello per l’uomo.
Inconsistente come un’ombra, fragile come un fantasma. Perché quando abbiamo preso DL4 oltre il muro di cinta, non aveva nulla del cane, se non l’apparenza.

assolutamente inerme e assente. privo di vita. L’unico stimolo era dato dal cibo,poi risopraggiungeva il torpore.
Come se l’anima fosse chiusa da qualche parte lontana, in un tempo diverso, sospesa o imprigionata nell’eterno e nell’infinito della morte o dell’assenza, o si fosse rifugiata in fondo agli abissi dell’essere sconfinato di quella creatura silente che sembrava a un passo appena dalla morte, un oggetto tremante, e la vita fosse sul punto di abbandonarlo per sempre in ogni momento. Così è DL4. un cane del tutto alla mercé di chi ce l’ha tra le mani. Che non abbaia, non guaisce, non si muove. Come una pietra. Vissuto in asettiche gabbie di metallo con aria artificiale. Senza conoscere il ,vento, il sole, l’erba, il sapore dei prati e l’esistenza di umani di cui fidarsi e da cui essere amati.

E, allora, spesso penso che qualcuno ha ridotto così il mio cane e mille altri come lui. Conosco il suo nome e so dove trovarlo. Poi penso, in fin dei conti, che quell’uomo è morto il giorno in cui l’ha toccato. Solo per averlo ridotto così. Meno di una pietra. Rubandogli l’anima, l’ha persa lui stesso, nel medesimo istante.

E, se penso a una pistola puntata in mezzo alla fronte e a una manica di legnate da non scordarsele più per tutta la vita, mi dico che forse non ne vale la pena.Anche se, ancora oggi, per terrore, DL4 si nasconde e scappa.
Praticamente da tutto. soprattutto da qualsiasi cosa gli ricordi un uomo.

Anche se, ancora, sorrido, quando di DL4 dicono che non ha avuto danni permanenti.
Perché lui del laboratorio ricorda tutto, soprattutto gli odori.
Provate a portare DL4 da un veterinario e capirete cosa intendo.
Che nessuno delle varie specie di macellai di cui è popolato il mondo provi a toccare ancora uno dei “nostri” cani, come è successo a DL4, e a tutti iDL della terra, a Missile, o a mille altri senza nome o identità.Niente più riunioni per questo. Niente pace o accondiscendenza verso chi è responsabile. Basta, Siamo stanchi. Arrabbiati. Delusi. Non abbiamo più voglia o tempo da perdere. Niente diplomazia o pazienza. Come segugi, stiamo dietro, passo a passo, sulle orme dei cani perduti di cui si perdono le tracce. ma, soprattutto, stiamo alle calcagna di quei bastardi del genere umano che fanno perdere per sempre i cani perduti, perduti per le strade del mondo, inghiottiti dal buio, dalla nebbia e spariti nel silenzio.

Brano tratto da "Cani scalzi" autrice Sara D'Angelo

Dl1, Dl2, Dl3, Dl4 Un articolo interessante tratto dal sito Promiseland

Appena arrivati nel giardino, i quattro beagle si sono messi a scavare buche e si sono nascosti.
Per mesi sono usciti da queste tane solo quando avevano troppa fame.

"Non avevano mai camminato sull'erba, non avevano mai visto un albero".
Sara D'Angelo, di Arese, ha preso i quattro cani in un laboratorio di ricerca milanese che stava chiudendo. "Me li hanno regalati, tanto li avrebbero soppressi".
I nomi dei quattro beagle sono Dl 1, Dl 2, Dl 3 e Dl 4.

"I primi tre sono riuscita a piazzarli, Dl 4 è rimasto con me. La sigla usata come nome serve a ricordare a chi incontro il passato di questi animali.
Dl 50 è infatti il test di tossicità acuta cui erano sottoposti. Dl sta per dose letale.
E' stato inventato nel 1927 e viene usato ancora, con altro nome. Si somministrano dosi crescenti della sostanza da testare fino a quando questa uccide il 50% degli animali. Ecco come si spiega il numero 50 dopo la sigla".
Ha aspettato più di sei mesi, Sara D'Angelo, dell'associazione "Vita da cani", prima di vedere il suo Dl 4 abbaiare e farle festa. "Se fossero umani, i cani da laboratorio si potrebbero dire autistici.
Sul mio avevano fatto esperimenti sul sangue e test di tossicità.
Io giro per laboratori e chiedo che mi vengano regalati gli animali che già sono stati "usati".
Ho visto cani obbligati alla diarrea per giorni o per mesi, per potere essere poi usati come cavie per gli antidiarroici.


Bisognerebbe riuscire ad entrare con una telecamera, in quei laboratori.
Un addetto alla custodia dei beagle, tutto contento, mi ha fatto vedere come questi siano obbedienti. Ogni tanto li toglie dalle gabbie e li mette in corridoio. Batte le mani e i cani si mettono a correre avanti e indietro, in modo innaturale, agghiacciante. Dieci minuti dopo batte ancora le mani e i cani si immobilizzano".

E' finito bene, il viaggio di Dl 4 e dei suoi fratelli. Un viaggio che inizia nei tre allevamenti italiani di beagle (il più grande, il Morini in terra reggiana è stato bloccato da una legge della Regione) o nel Wisconsin, negli Stati Uniti. La globalizzazione è arrivata anche per questi Snoopy. Basta cliccare sul sito www.harlan. com per acquistare cuccioli beagle per la ricerca e i test tossicologici. Un cagnolino di due mesi costa 465 dollari, uno di sei mesi 560. La società può fornire anche gatti, conigli, ratti e tutto quanto serve in un laboratorio. I cani sono beagle e basta. Ormai sono usati solo loro, in tutto il mondo.
Troppo buoni per ribellarsi, non mordono nemmeno se sottoposti a torture. Hanno la taglia giusta (a sei mesi le femmine pesano 8 kg, i maschi 10) e non sono forti come doberman o cani lupo.

La società americana assicura inoltre che per i propri beagle "c'è una socializzazione quotidiana per garantire che i cani possano essere maneggiati facilmente nei laboratori". I beagle sono "selezionati per colore, forma, tipo, carattere, salute".Ne sono arrivati cinquecento solo a Fiumicino, da settembre all'inizio di questa settimana, quando su un aereo ne sono stati scoperti 16 con certificati sanitari non in regola. "Quando si tratta di cuccioli - dice Gianluca Felicetti della Lav di Roma - c'è quasi una gara per adottarli. E' più difficile trovare casa a beagle adulti, soprattutto quando sono già stati usati per la ricerca". "In certi casi - spiega Massimo Tettamanti, 34 anni, chimico ambientale di Milano, consulente di associazioni animaliste - per il beagle "usato" la morte è l'unica soluzione. Sono stati imbottiti di sostanze nuove che provocano malattie per le quali non si conosce terapia".
Ha visto di tutto, il chimico, nei laboratori privati e universitari. "Vivisezione è una parola che non si usa più.Meglio dire: sperimentazione. Si inietta la tal sostanza nel cervello di un beagle per studiarne le conseguenze. Poi si taglia la calotta cranica, si solleva e si toglie il cervello. Fino al momento del distacco del cervello l'animale è vivo. Solo così si può studiare l'effetto della sostanza. Ho visto nei laboratori cani traballanti e moribondi, altri già morti. Ma la cosa che più mi ha colpito sono i conigli, fermati in quello che viene chiamato "apparecchio di contenzione". E' una gabbia che li blocca completamente, lasciando fuori solo la testa. Vengono usati per i test dei cosmetici, spalmati sugli occhi. Questo animale viene scelto perché non ha le ghiandole lacrimali e con le zampe bloccate non può fregarsi gli occhi. Vedere le cornee che si distruggono è pesantissimo".Stefano Cagno, 40 anni, medico psichiatra, fa parte del gruppo Equivita. Ha scritto un libro, "Gli animali e la ricerca", per gli Editori Riuniti. " I due grandi settori nei quali vengono usati gli animali sono la chimica farmaceutica per i test di tossicità, obbligatori per legge, e la ricerca di base, soprattutto all'università. I beagle sono usati in particolare per la ricerca sui tumori, dopo l'ingestione di sostanze o con l'esposizione a radioattività o amianto.
In chirurgia, sono cavie per le prove di trapianto, anche per quelli fra animali non della stessa specie: parte del fegato di un maiale, ad esempio, può essere collocato in un cane o in un primate non umano".Un tempo erano le scimmie, gli animali più richiesti. "Ma su dieci scimmie catturate in natura ad esempio alle Mauritius, solo una arrivava viva nel laboratorio italiano.

Il beagle, purtroppo, ha la fortuna di essere robusto e per giunta socievole. L'uso degli animali per sperimentazione non è in calo.

Non credo che i dati della Gazzetta ufficiale - pubblicati in base al decreto 116 del 1992, che ha vietato da allora l'uso di cani randagi o presi dai canili - siano veritieri. In Inghilterra si denuncia l'uso di 2.642.993 animali nel 2000, e fra questi i cani sono 4.745. Da noi, sempre nel 2000, si denunciano solo 905.603 animali, e fra questi 776 cani. Ad esempio, si dice che i gatti utilizzati nella sperimentazione sono stati soltanto 25. Conosco un laboratorio di Pisa che da solo ne usa di più e le riviste specializzate sono piene di articoli che raccontano la sperimentazione su questi felini".
Dl 4, il beagle chiamato Dose Letale, non si nasconde più in una buca. "Ma il mio giardino è sempre pronto - dice la signora Sara D'Angelo - ad accogliere i pochi cani che, al termine del loro viaggio, hanno evitato l'ultima iniezione. Sapeste la gioia quando, per la prima volta, li vedo scodinzolare".

Articolo di Jenner Meletti















Dl4 con Dl 5











Dl4 nel suo giardino

















Dl4 con la sua padrona

01 agosto 2005

Ultima settimana

Con oggi inizia l'ultima settimana di lavoro....
...
si suppone che sarà tragica...però forza e coraggio...