Bar Sacchi

17 novembre 2006

Ritorno a casa…proseguo

Diciamolo, siamo un po’ frastornati.
Il patatino è anche bravo. Siamo anche riusciti a fare giro con io, lui patatoide, con carrozzina.
Riesco anche a fare un po’ di cose di casa, quando patatino dorme.

Però certo che, come ha detto la cri…che lei mi precede sempre e in questo mi fa da guru…è un impegno totale.

Perché anche se hai le ore in cui dorme, poi ci sono le ore in cui lo allatti ( ore ), e cambi e lavi…il tutto quando naturalmente necessita…e per cui non disponi più assolutamente di te stessa o del tuo tempo.
Questo sia per il sonno, che per il mangiare o lavarti…e via così.

Ma devo dire che in fondo la cosa mi pesa relativamente ( beh, ripeto, per ora…bisogna vedere con l’andar del tempo) perché prima di tutto naturalmente viene lui, che ha bisogno di me totalmente.
E’ solo una cosa, o una sensazione, a cui bisogna abituarsi, perchè una cosa nuova e completamente diversa da quanto mai provato.

Ma noi con patata già avevamo un pochino di addestramento. Anche se in misura minore o diversa…però un pochino.

La mia più grande paura, devo essere sincera ( e visto forse anche u po’ di baby blues che mi prende la sera all’ora del tramonto) è che sono centrata sull’allattamento…e ho paura che, per il mio carattere di fare sempre troppo, la cosa ostacoli la produzione…
Cosa che fa un po’ mucca…
Però è una cosa che ci hanno detto alla riunione sull’allattamento in ospedale, e cioè che per avere latte bisogna essere tranquille, serene e rilassate.

M atra le cose che faccio, la casa, le visite, i pensieri…chi si riposa…
Ogni tanto cerco di dormire di giorno, quando dorme patatino….ma chi ci riesce…magari sei in attesa di qualcuno, o devi farti da mangiare ( che anche su quello ci hanno raccomandato), o sei al telefono…

E vabbè dai….ci si prenderà la mano, credo.

Per ora poi fondamentalmente sto cercando di “conoscere” per bene il patatino….come i primi due giorni in ospedale…quando un pochino ero intimorita ed impaurita…
Capire le sue esigenze, i suoi ritmi ( che sono altalenanti, ma forse si regolarizzano col tempo), i suoi modi di comunicare con il pianto ( che forse non vuol dire sempre fame…come ho semplicemente per ora schematizzato)

Stamane siamo andati al primo controllo in ospedale con il pediatra che ha detto bene, perché ha preso 40 g.
Ma già l’esperienze è stata un’emozione forte….che il pomeriggio mi ha lasciata un po’ stravolta.
Il trasporto macchina con carrozzina…con cui ancora s’ha da prendere ancor più confidenza.
IL fatto di farlo piangere mezzora dalla fame, perché doveva essere pesato a stomaco vuoto, e sembrava che non venisse mai il nostro turno.
Ma poi anche questa è andata, ed è stato bello, quando ci hanno detto che tutto andava bene.

N.B. La neonatologa, 100 kg di esperienza con i bimbi, ha rifatto la magia che le avevo visto fare tante volte quando passavo davanti all’ambulatorio visite neonati, mentre andavo al pre-parto. E cioè ha preso in braccio patatino affamato e urlante….e per magia si è calmato. Si è fatto anche pettinare….mah