Bar Sacchi

23 dicembre 2005

Poli

Capita delle volte che vai alla laurea del cugino. E che con l'occasione ti rituffi nel tuo passato.
Un passato non troppo lontano, ma aimè neanche più vicissimo.
Un passato fatto di 6 ( o 7?) anni trascorsi lì, lunghe giornate di almeno 8 ore. Al mattino presto o alla sera tardi. D'inverno nei corridoi freddi ( quando ancora non c'erano le macchinette del caffè) e con il caldo nel parchetto di piazza Leonardo al sole ( dopo che avevano chiuso il prato verde davanti al rettorato).
Trovi tante cose conosciute. Dalle bancherelle all'uscita del metro, fisse tutto l'anno. Alla quantità di gente ferma alla fermata del 29.
Le cassiere del bar. I cestini della raccolta differenziata.
L'atmosfera del giorno delle lauree, che tante volte , mentre tu eri lì per studiare anche nei giorno festivi, avevi guardato da lontano con un pò di invidia e sospirando, pensando a quando sarebbe toccata a te. Quell'atmosfera fatta di tanti parenti eleganti e disorientati. Che quando era toccato a te, non te l'eri neanche gustata poi tanto perchè le cose vissute conm emozione è difficile goderle.
Trovi persino vecchi professori, la Piccola Polimeraia ( gia nota per il suo look ardito) con un nuovo biondo platinato, il buon Pedeferro, sempre scarmigliato e e bisunto...nonchè in ritardo.
E ti senti a casa...
E tristemente pensi a quanto tempo è passato, a quanto tempo hai passato lì. Nei giorni lunghi dei corsi, nei gioni felici degli esami passati e nei tanti tanti giorni tristi, quando l'esame non lo passavi.
E noti anche alcune cose che sono cambiate.
I bagni nuovi, quando tu ai tempi facevi i km per andare nell'unico bagno decente e non misto uomini/donne.
Il bar che è raddoppiato ed ha anche la mensa.
Le aule cambiate di posizione...che quasi ti fanno perdere la laurea di Guido!!!