Bar Sacchi

03 aprile 2005

ciao Carol

Ciao Carol Woitila...anche tu sarai sempre nel nostro ricordo...
sto pensando a cosa scrivere di te... e sinceramente ci sono tante cose che provo dentro, ma non so come esprimerle.
Il Papa, un uomo che non conosci, ma che è l'emblema della tua chiesa, della tua religione, della tua fede, la parte più nascosta di me, la parte impossibile da descrivere. L'unica parte di me che esiste, ma non conosco, nel senso razionale del termine.
Tu che per me sei stato l'unico Papa, finora ( il tuo pontificato ha più o meno la mia età).
Il Papa che ho visto una volta a caravaggio, a 16 anni, alzandomi alle 6 del mattino per andare ad una messa, che ancora ricordo per la quantità di gente e i cori da stadio che ti acclamavano.
E che poi ho rivisto a 24 anni, l'unica volta che sono stata a Roma e sono voluta andare all'angelus e mi ricordo anche lì i tanti cori della gente in piazza e tu alla finestra...stavolta più lontano, più invecchiato e malato. E mi ricordo che mentre parlavi ho chiamato la nonna, per farle sentire la tua voce...
Ma sei anche lo stesso Carol che da giovane e non so se ancora sacerdote, ha scritto un libro con una bellissima storia di amore fra un uomo e una donna. Una storia così umana...
E il grande ricordo che mi è venuto in mente solo ora, per vent'anni, ogni volta che mi alzavo la domenica e facevo colazione, a casa dai miei o dalla nonna, dalla tv la tua benedizione...che significava che era domenica...
e la nonna che mi faceva fermare e fare il segno della croce...